Quante volte vi è capitato di raccontare a un amico un sogno? Ebbene, è quello che farò io perché per me, e credo per tanti altri, la Poseidon è stata un sogno.

Giovanni Caramante

le origini

Nei primi anni ‘50 non erano tantissimi i ragazzi che abitavano la piana, anzi.
Ma la passione per il calcio c’era già e c’erano due campi sportivi, uno in quel di Seliano, in un terreno dei Bellelli e un altro a ridosso di Villa Salati.
Con l’avvento della riforma fondiaria e la conseguente costruzione dei poderi,
la piana si arricchì di tante forze giovani.
Anche a Gromola, in seguito alla realizzazione di un campo sportivo,
localizzato nella sua parte vecchia, si formò una squadra di calcio.

Anni ’50. Campo Salati. In piedi, da sinistra: Antonio Petraglia, Nando Salati, Romolo Prearo, Concilio, il presidente Di Lucia, Carmine Agresti, Nicola Di Spirito, Giacomino Cucco. Accosciati, da sinistra: Alfredo Fierro, Tanino Di Foggia, Ottavio Voza, Eustachio Voza.

Fu così che ebbero luogo le prime partite di calcio amichevoli – si fa per dire – stracittadine, derby come si dice oggi.
Non esisteva un vero campionato ma sistematiche gare amichevoli che spesso si svolgevano in occasione delle feste patronali delle tre località più popolose del tempo: a Paestum, quando c’era la festa dell’Annunziata, la festa di Santa Maria Goretti a Gromola e Sant’Antonio a Capaccio sul campo dei Padri Francescani.
Anche il Cafasso, sull’area prospiciente la chiesa, era teatro di aspre sfide.

Due grandi amici per la pelle, Eustachio Voza e Aldo Di Lascio, quest’ultimo in una posa più da piccolo guappo che da vero atleta.

Chi erano i calciatori di allora? Purtroppo molti di loro ci hanno lasciato e, qui, ci limitiamo ai nomi di quelli più famosi.
A Paestum i top player erano Eustachio Voza e Italo Voza, Aldo Di Lascio, Nando Salati, Antonino Voza, Nicola Di Spirito e Luigi Marrazza. A Gromola spiccavano i nomi dei fratelli Palo e dei fratelli Di Lascio, Nicola Farro e tanti altri. Nel capoluogo, famosi erano il portiere Antonio Di Sessa e il difensore Angelo Sabia.

Cafasso, primi anni ’50. La squadra si chiamava Olimpia. In piedi, da sinistra, Eustachio Voza, Aldo Di Lascio, Bruno Chirollo, Gaetano Fasolino, il dirigente Agostino Franco, Emilio Garofalo, Carminuccio Agresti e Vincenzo Cerrato. Accosciati, sempre da sinistra: Raffaele Fasolino, Luigi Marrazza,  Nicola Di Spirito, l’altro fratello Chirollo e Alberico Mollo.

LA FONDAZIONE

L'avvocato Mario Vecchio

Era la fine degli anni ‘50 e si racconta che l’avvocato Mario Vecchio, un signore d’altri tempi che amava il calcio alla follia, parlando con gli amici di sempre, propose di formare una squadra di calcio a Paestum.

L’idea trovò subito l’appoggio di tutti e in poco tempo si decise anche il nome da dare alla squadra che, manco a dirlo, doveva chiamarsi con un nome che non tradisse le origini del luogo. E fu Poseidon.
Su sollecitazione dell’avvocato Vecchio e dei Voza presso l’allora presidente del Consorzio di Bonifica ing. Carlo Santini, si decise anche il nome da dare al nuovo campo sportivo che, in virtù del fatto che l’avvocato era un tifoso del grande Torino, fu chiamato Mario Rigamonti, leggendario calciatore di questa squadra, morto nella sciagura di Superga. E così iniziò l’avventura della Poseidon. Era la fine di ottobre del 1958 quando si giocò Poseidon-Pollese. Finì 1-0 per i nostri eroi.

Campo Mario Rigamonti di Capaccio Scalo, sullo sfondo i vecchi spogliatoi. In piedi,
da sinistra: Giampaolo Voza, Ducci Vecchio, Vito Di Lucia, il presidente avvocato Mario Vecchio, Angelo Di Lascio, Renato Di Lascio, Giovanni Longobardi. Accosciati, sempre da sinistra: Lucio Palumbo, Pasquale Sabia, Nando Barlotti, Giuseppe Palma, Giuseppe D’Angelo, Martino Caramante, Gaetano Fasolino, Dante Mandetta.
Questa squadra era figlia della fusione Poseidon e Heraion e quell’anno fu un vero trionfo, con la promozione in prima categoria.

quei fantastici anni '70

Era la stagione calcistica ’71/’72, l’anno di un’epocale svolta: fusione con l’altra squadra locale ovvero l’Heraion di Gromola.
Solo per quell’anno la squadra prese il nome di A.S. Paestum, con alla presidenza, per alcuni mesi, Giuseppe Santoro, ben presto sostituito dall’avvocato Mario Vecchio.
Fu allestita una squadra molto competitiva e, data l’abbondanza di calciatori tesserati, fu disputato anche un campionato di Terza Categoria, alla cui guida tecnica fu chiamato Tonino Nicoletti, alias il ciabattino, che ogni domenica si sobbarcava l’onere di far giocare tutti gli esclusi eccellenti.

Anni ‘70. Campionato di III Categoria, con la squadra che, solo per quell’anno, prese il nome di Paestum. Il dirigente è Ottavio Voza.

La prima squadra, invece, aveva alla guida Angelo Di Lascio e disputò un onorevole campionato, mettendo le basi per la promozione che avvenne l’anno dopo al termine di una cavalcata memorabile, culminata con la vittoria del campionato con ventisette vittorie, due pareggi e una sola sconfitta: quindici punti di vantaggio sulla seconda classificata, con numerosi record battuti e con il bomber Vito Di Lucia che di reti ne realizzò quaranta e più.

anni '80
La poseidon di don peppino acanfora

Inizio luglio 1980: scende in campo don Peppino Acanfora.
C’è da risollevare dalle macerie la vecchia Poseidon: un’ingloriosa retrocessione in prima categoria è stata decretata dalla Commissione Disciplinare della FIGC per un presunto illecito sportivo.
Nel campionato ’80/’81 venne scelto come allenatore il giovane Peppe Orilio. L’anno dopo con l’aggiunta di pochi ma mirati calciatori non locali, sotto la guida di mister Mario Cavaliere, si ottenne l’agognata promozione. Nei due anni successivi, nel campionato di promozione, a guidare i nostri colori fu Pasquale Santosuosso, al suo esordio come allenatore. La squadra conquistò onorevoli piazzamenti alle spalle delle prime in classifica e furono gli anni che videro l’esordio di Angelo Alessio.

Stagione sportiva 1980/1981. Formazione della Poseidon partecipante al campionato di Prima categoria. Da sinistra, in piedi: Pasquale Grippo, Antonio Scairato, Italo Angarola, Tonino Pepe, Pasquale Sabia, il mister Peppe Orilio, Marco Brozzesi, Nino Contaldi, Pietro Sabia. Accosciati, sempre da sinistra: Tony Voza, Gerardo Di Pipi, Cosimo Mancoletti, Alfonso Savastano, Mimmo De Santis, Gino Palo, Pasquale Petraglia e Gerardo Brucale.

Stagione ’84/’85, la squadra ebbe come tecnico un grande del passato della Poseidon, Rocco Rega, che nonostante un promettente avvio di campionato non riuscì nell’impresa di evitare la retrocessione.
Ed ecco, a sorpresa, l’anno successivo, il ritorno di Mario Cavaliere, reduce da una stagione, con alti e bassi, con l’U.S. Agropoli. Fu un trionfo: campionato vinto con quarantasei punti, ben venti partite vinte e distacco di tre punti dalle seconde classificate Agropoli e Vibonati. Dopo questa seconda promozione, Mario Cavaliere fu confermato e riuscì a portare a termine un buon campionato, sospinto dalle reti di Peppe Orlando, da noi scherzosamente denominato mister “un milione di lire”, perché tanto pretendeva al mese come stipendio.

Annata calcistica 1985/86. Squadra della Poseidon vincitrice del campionato, con
allenatore Mario Cavaliere.

Anni '90
la rivoluzione di eziolino capuano

Stagione 1990/’91. Per la Poseidon erano tempi bui: si era praticamente sull’orlo del baratro e la retrocessione in prima categoria era più che una certezza.

“Salve, io sono Eziolino Capuano. Ho appena vinto il campionato di prima categoria con l’Heraion di Gromola. Perché non licenziate l’allenatore e prendete me in queste due partite che restano?”

Eziolino Capuano e il presidente don Peppino Acanfora circondati dal massaggiatore Giacomo, da Alessandro Petraglia, Massimo Caramante e “Pinuccio u barbiere”.

Eziolino era il nuovo mister della Poseidon e, per prima cosa, chiese che la squadra si allenasse tutti i giorni, anche il sabato mattina. La domenica successiva ci presentammo a Vibonati a giocare contro una diretta concorrente per la salvezza. Riuscimmo a strappare un sudatissimo pareggio.
La gara successiva fu vinta con largo margine e questa volta con merito.
Rammento ancora l’emozione per il susseguirsi delle notizie dei risultati dagli altri campi.
Incredibile ma vero, il sogno divenne realtà: per differenza reti e classifica
avulsa la Poseidon guadagnò non la salvezza ma addirittura la promozione in Eccellenza con il dodicesimo posto in classifica.

Poseidon anni ‘90 con mister Enzo Adinolfi. Si riconoscono, tra gli altri, Antonio Marino, Pasquale Borello, Giovanni Pastena, Giuseppe Cianfrone, Peppe Seno, Marco Paolantonio, Mirco Longobardi, Fabio Sorrentino, Mimmo Marino, Agostino Landi.

Agli inizi del ’93 Don Peppino Acanfora decise di lasciare definitivamente la Poseidon. In breve tempo fu organizzata una fusione con l’Heraion.
Con gli opportuni rinforzi, con il nuovo mister Enzo Adinolfi e Alfonso Di Lascio nelle vesti di capitano, si ottenne comunque un’insperata salvezza.
Anche l’anno successivo fu alquanto tribolato con tanti allenatori che si
susseguirono sulla panchina.
Grande fu il contributo del giovane Andro che in sole dodici partite segnò
undici reti. Durante la stagione calcistica ’95/’96, il campo sportivo
Mario Rigamonti fu denominato Mario Vecchio, in onore del suo primo presidente e fondatore.

La storia della Poseidon è liberamente tratta dal libro “US Poseidon – Fatti, personaggi… e altro” di Giovanni Caramante

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Presentazione del libro US Poseidon
Hotel Cerere - 16 Aprile 2015

US Poseidon 1958
Stadio Mario Vecchio
Capaccio Paestum (SA)

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Tel: 393 7302683

email: info@usposeidon1958.it